Si chiama mappa di Piri Reìs ed è una carta creata da un ammiraglio turco, Piri Reìs nel 1513. La pergamena su cui l’alto ufficiale ha realizzato la rappresentazione del territorio si trova nella biblioteca del Palazzo Topkapi di Istanbul, dove è stata trovata nel 1929, in occasione dell’inizio dei lavori per realizzare il museo all’interno dell’edificio stesso. In realtà la parte trovata e conservata non è che un terzo o la metà dell’originale. Ciò che si può vedere è una parte di Oceano Atlantico, insieme alle coste europee e a quelle africane orientali, con la parte orientale dell’America del Sud.
Month: April 2018
Il pianeta maiuscolo
Benedikt Groß è un designer e programmatore tedesco. Al Massachussetts institute of technology, un’instituzione nel campo della ricerca frequentata tendenzialmente da geni, ha incontrato Joey Lee, un geografo californiano. Uniti dalla passione per i dati, la geografia e il design, hanno cominciato a sviluppare il progetto Aerial bold. Con Aerial bold, Groß e Lee scovano tutti gli spazi architettonici che visti dall’alto hanno la forma di una lettera maiuscola. Una ricerca ossessiva con l’obiettivo di generare la prima mappa del pianeta basata su caratteri tipografici. Approfondimenti su Kickstarter.
Suffisso “stan”?
Pakistan, Afghanistan, Kazakhstan… Sono almeno 7 i paesi asiatici il cui nome finisce per stan. Ed è qualcosa che abbiamo in comune con loro…
Pakistan, Afghanistan, Turkmenistan, Tajikistan, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Uzbekistan: sono almeno sette (8 col Kurdistan, che è un’entità federata dell’Iraq), le nazioni asiatiche i cui nomi finiscono col suffisso “stan”. Il motivo è intuibile: il suffiso -stan (o -sthan) significa posto, terra, nazione e deriverebbe dal sanscrito sthana (luogo, casa). Gli antichi indo-iraniani, insediatisi in Asia, lo usavano per indicare un luogo. Parole che terminano in -stan si trovano in numerose lingue indoeuropee, specialmente nel ramo indoiraniano: questo ramo include il sanscrito, l’hindi, l’urdu e altre lingue dell’India, del Pakistan e di altre parti dell’Asia. Meno intuitivo, invece, è il fatto che nel suffisso c’è la radice “ST”, presente anche nell’italiano Stato, nell’anglosassone State e Stand e anche nel russo -stan (che significa insediamento). Un dettaglio apparentemente insignificante che per i linguisti invece rappresenta uno dei lasciti più evidenti della lingua parlata circa settemila anni fa e chiamata lingua proto-indoeuropea che è all’origine delle lingue indoeuropee.
DA DOVE ARRIVA. Questo spiega la ragione per cui -stan ricorre spesso nella designazione di aree geografiche, nazioni o nomi di luogo in queste aree linguistiche, prevalentemente centroasiatiche. Quando il suffisso -stan si trova accanto al nome di un popolo, la parola indica la nazione in cui tale popolo vive: ecco allora che, per esempio, l’Afghanistan è “la terra degli Afghani” (riferito soprattutto all’etnia pashtun, maggioritaria nel paese), e il Kurdistan quella dei Curdi, così come il Kazakhstan è quella dei kazaki, nome che deriva dalla parola turca per “indipendente”. Il Pakistan è il luogo “dei puri” (dall’indo-iraniano “pak”, cioè puro). E se Tajiks significa “non turco”, Turkmen, al contrario, sta per “simile ai turchi”. Derivano poi da leggende locali sia il prefisso Kyrgyz, che indica il numero 40 (quante furono le tribù che si unirono per combattere gli uiguri), sia Uzbek, dedica obbligata a Uzbek Khan, il leader tribale che unì diversi gruppi della regione per formare il popolo appunto degli Uzbeki.